Samuel Taylor Coleridge - THE RIME OF ANCIENT MARINER

giovedì 21 maggio 2015

Che la jihad sia con te



Allora, il fatto è questo: stavo in libreria e scorrendo tra gli scaffali noto tra le nuove uscite un libro che ha come titolo “Non abbiamo abbastanza paura” e come autore Vittorio Feltri. Vedo il tutto e ho già capito l’antifona, poi leggo il sottotitolo e trovo conferma: “noi e l’Islam”. Ne prendo una copia: sembra un libro di Erri De Luca con le sue cento paginette (al modico prezzo di 17 euro) e comincio a sfogliarlo. Il sunto da cui parte il discorso è imbarazzante. Evocato un trittico che è tutto un programma – Feltri, Ratzinger e Fallaci -, il primo rivela che quest’ultima, poco prima di morire, lo abbia teutonicamente investito del compito di diffondere il messaggio da lei perorato nei suoi ultimi libri: l’Islam è il male, e gli islamisti tutti (nessuna eccezione, si badi bene) vogliono solo ucciderci, laddove non sia possibile sottometterci. Giuro che non sto semplificando o generalizzando niente: chi è morbosamente interessato, può leggere alcuni stralci che riporto alla fine di questo articolo. Tutto il librettucolo è un specie di predica laica a metà tra il pippone e la rivelazione estatica della verità che solo lui conosce, con un tocco del “Mein kampf” più ispirato. Una specie di “io so” pasoliniano in versione becera, caciara, fascistella, fallace, fallicista e fallocefala.
Poiché Feltri non è un giornalista, nel libro non troverete nessuna analisi sociopolitica e nessuna contestualizzazione storica. Al massimo si mette tutto su un piano religioso (medievale) del tipo “il Corano è fonte di male” (sic, ci tendo a precisare), inserendo le dovute citazioni di inviti vari a sterminio presenti nel testo islamico. Ma Feltri, che crede di aver fatto i compiti a casa leggendo il Corano, li ha fatti a metà perché chiaramente non ha letto e non conosce i passi della Bibbia che invitano a fare la stessa identica cosa.
Spicca tuttavia il passaggio vagamente sillogistico che motiva il grande messaggio del libro (l’Islam è il male, dunque ammazziamoli tutti prima che loro ammazzino noi): “Dobbiamo avere più paura di quella che abbiamo. Una paura così grande da trasformarsi nel coraggio di uccidere per non morire. Una paura intelligente, organizzata. Senza il cappello in mano per domandare l’elemosina della vita, ma con l’elmetto in testa e un pugnale tra le mani”.
Certo è estremamente imbarazzante leggere una robaccia del genere, non tanto per la logica illogica con cui si imbastisce un ragionamento tenuto su con lo sputo, ma più che altro perché ricorda le parole del maestro Yoda di “Star wars”: “La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza. La paura è la via per il Lato Oscuro”.
Ora, tra Yoda e Feltri è oggettivamente indubbio che il primo abbia molto più carisma e cervello da vendere, ma più che altro è impressionante notare che un Feltri assuefatto al lato oscuro rimane tuttavia infinitamente inferiore non dico a un Darth Vader ma perfino a un Darth Maul qualsiasi. Al massimo potrebbe essere un soldato dell’Impero, ma c’è da dire che loro hanno il buon gusto di stare zitti, mentre Feltri invece ha questa cattiva abitudine di rendere pubbliche le stronzate che scrive.

 Qui sotto qualche brano tratto dal libro. Siccome – l’abbiamo capito – è tutta una solfa cretina e pastosa, ho pensato di renderla gradevole inserendo delle mie personali note a pie’ pagina 

“Ho paura. Ho deciso di vantarmene. E mi assumo il compito di propagarla[1].
Mi rendo conto. Non si comincia così un libro contro la morte che arriva al galoppo impugnando la scimitarra. Non è molto nobile. Si deve cominciare con un grido di guerra. Eppure, lo confesso, ho deciso di buttare la fifa oltre l’ostacolo[2].
Ho paura adesso, e anche per dopo. Per quando queste pagine saranno in giro per l’Italia[3]. E qualche frase rimbalzerà su Internet[4]. S’incazzeranno, oh se si incazzeranno[5]. Perché ho intenzione di scrivere la verità su quel che ha, in testa e nella pancia, non solo la gentaglia con le bandiere nere e le mani sul collo di poveri prigionieri vestiti di arancione, ma anche il musulmano dal dolce sorriso ospite di trasmissioni tivù, dispiaciuto per i morti e nemico, come no, del terrorismo[6]. Prevedo l’accusa di provocatore irresponsabile. Papa Francesco dirà che merito un pugno[7]. Portatemi pure in tribunale, sempre meglio dell’obitorio a cui siamo destinati in tanti se la paura non ci desterà dal sogno dei pirla[8].
Dirò qui la verità sugli islamici e il loro Allah con il Profeta Maometto appresso. Non la Verità con la V maiuscola, per carità[9]. La verità con la v minuscola ritengo sia la più importante acquisizione della mia vita[10]. Ho imparato ad attingerla con il cucchiaio dell’osservazione e dell’esperienza, senza presumere divine rivelazioni. Non c’è bisogno di essere arabisti per capire, anche senza assaporarne[11] i suoni aspirati, che il Corano ha in sé una potenza distruttiva assoluta verso chiunque manifesti un sussulto di libertà e dica no al dominio di un libro che si è fatto Dio[12], così come si sono fatti suoi boia coloro che lo impugnano.”

“Stava morendo (Oriana Fallaci, n.d.r.), ma era impossibile non arrivare lì: “Battiti contro l’islam, me lo devi, solo tu puoi. Tu e Ratzinger[13]”. Diceva così.”





[1] Al mio paese questo si chiama “terrorismo”, caro il mio genio
[2] Una persona che ha il coraggio di leccare il culo a Berlusconi può fare questo e altro 
[3] Speriamo non troppo, che qui in Italia abbiamo già troppi pirla 
[4] Taaac! Contento adesso? 
[5] No, incazzato proprio no. Più che altro sono dispiaciuto per
l’albero abbattuto per produrre la carta con cui è stato stampato il libro, oppure per il culo che dovrà pulirsi con le pagine del libro, che sono decisamente troppo dure 
[6] Sono tutti cattivi. Un po’ come gli Ebrei ai tempi di Hitler, diciamo 
[7] Nel caso, mi offro per fungere da braccio secolare della Chiesa 
[8] La fine è vicina! Mille e non più mille! Penitenziàgite! 
[9] E quando mai l’hai detta? 
[10] La verità di “Cronaca vera”, insomma 
[11] Fonti attendibili testimoniano che sia stato proprio Feltri a scrivere la parola “assaporarne” e che sia addirittura in grado di sillabarla 
[12] Un Dio che si fa Verbo l’ho già sentito, ma non ricordo dove 
[13] Per chi non ricordi, Ratzinger è stato un papa che si è ricoperto di gloria e di eventi memorabili, e innumerevoli sono i suoi meriti e trionfi. Un po’ come Feltri, appunto



P.S. Un'ultima domanda seria per Feltri: ma secondo te, nel momento in cui scrivi stronzate tipo "impugniamo i pugnali e combattiamo", non stai forse promuovendo una vera e propria "jihad" anche tu, o stolto e ingenuo fanciullo dall'aspetto testicolare?

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