22 / 7 / 2013
DELITTO DI PAESE
La giornata di oggi, all’interno del Giffoni Film Festival,
è stata caratterizzata particolarmente dalla presenza di Logan Lerman e
Alexandra Daddario, attori protagonisti del film “Percy Jackson: sea of
monsters”, film che sarà nei cinema il 7 agosto nel debutto mondiale e arriverà
in Italia il 12 settembre. Qui a Giffoni è stato possibile vedere un’anteprima
di circa venti minuti riservata a stampa e giurati, ma è bastata a far intuire
la natura spettacolare della pellicola; trattasi di un blockbuster per ragazzi
che attrarrà molti ragazzi al botteghino confermando molto probabilmente il
successo del precedente film della saga (questo infatti ne è il sequel). Ancora
una volta, dunque, una scelta mirata da parte degli organizzatori nel
promuovere un film che si allinea perfettamente con la natura del festival.
Nel mentre scrivevo queste righe, mi sono ritrovato a
pensare di come l’imminenza di certe notizie, eventi e presenze tenda a
oscurare i retroscena di questo festival tentacolare che si disperde per tutto
il paese, abbracciando mostre, laboratori, spettacoli teatrali, concerti, e
ovviamente proiezioni su proiezioni di corto e mediometraggi. Mi piacerebbe
poter seguire e raccontare bene anche questi eventi, ma purtroppo devo fare
anche un lavoro di informazione focalizzandomi su eventi principali e che
indubbiamente richiamano maggiormente il pubblico: spesso tocca appollaiarmi là
dove la stampa ha un posto privilegiato, in zone normalmente precluse al
pubblico. E’ una specie di punto panoramico, pane dei giornalisti, al quale
volenti o nolenti tocca attingere perché fa parte del mestiere.
Tuttavia, questo non mi impedisce di riflettere - oltre che
riportare – su ciò che vedo, ed eventualmente elaborarlo in uno scritto. Nel
fare questo, mi piace coniugare i miei pensieri con le reazioni, gli stimoli,
le rifrazioni che il festival va a creare direttamente o indirettamente; in
particolare, mi piace notare quelle riguardanti Montecorvino Rovella. Raccolgo,
nello specifico, la segnalazione di Pasquale Lamberti in un suo post lasciato
sulla nostra bacheca e che non si è esitato a definire “il primo commento
intelligente riguardante il festival visto dagli occhi di Montecorvino
Rovella”, dato che già in precedenti occasioni ho avvertito il bisogno di
sottolineare quanto sia necessario per il nostro comune creare eventi culturali
e promozionali degni di questo nome, anche sfruttando un momento importante
come quello del festival di Giffoni, poiché già adesso il nostro paese vive un
(a parer mio) immeritato beneficio costituito – ad esempio – dalla possibilità
di ospitare nei vari b&b un’eccedenza di visitatori che non ha trovato
posto nelle strutture già piene del circondario.
Nel post qui sopra citato si invocava/auspicava la
riapertura del cinema teatro Andrea Meo, una struttura che personalmente non ho
mai avuto il piacere di vedere in funzione a causa della mia (relativamente)
giovane età. Si potrebbe pensare a un modo per rimetterlo in funzione? Si
potrebbe provare a creare una struttura funzionante a qualche scopo? Si
potrebbe magari sfruttare un’onda forte come quella di Giffoni che per dieci
giorni all’anno circa è in grado di attirare su di sé l’attenzione di media
provenienti da Zurigo (cosa che ho potuto constatare di persona stando in quel
posticino privilegiato di cui sopra), nonché – ovviamente – di Rai, Mediaset e
Sky che hanno l’esclusiva sugli eventi del Festival?
Proprio non si riesce a fare qualcosa per produrre attività
invece che farle morire lentamente come i Mozartini, come la festa della nocciola
di Occiano, come qualsiasi altro evento volto alla promozione dei prodotti e
del paese stesso? Dobbiamo per forza rimanere il piccolo, ottuso paesino che
guarda Giffoni con le mani in tasca e l’aria di sufficienza, lamentandosi in
maniera sommessa e bonaria della struttura architettonicamente troppo
futuristica della Cittadella o se non proprio del fatto che non si fa più nel
Giardino degli Aranci, come la più patetica delle volpi incapaci che non è in
grado di arrivare all’uva?
Se è così – e io spero ardentemente di no – che muoia
Sansone con tutti i Filistei, allora.
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