Samuel Taylor Coleridge - THE RIME OF ANCIENT MARINER

martedì 28 gennaio 2014

Braccia rubate all'agricoltura

La Shoah. L'importanza della memoria. Ricordare per non ripetere gli errori (la lezione di Marc Bloch che aleggia dietro il senso dello Storia).
Le insegneranno queste cose ai giovani studenti?
Nel liceo classico di Formia "Vitruvio Pollione" a quanto pare no. Lo riporta un articolo a firma Antonia De Francesco, che forse avrà il vezzo di gonfiare un po' la gravità della questione, ma sicuramente evidenzia un problema serio e che personalmente condivido, vale a dire il ruolo delle istituzioni scolastiche nel processo di sensibilizzazione e di formazione di una coscienza civile.
Il fatto - stirato nella sua stigmatizzazione - è semplice da analizzare.
Gli studenti di oggi sono degli asini. Ci metto la mano sul fuoco perché ho a che fare con loro quotidianamente.
(Non rompete le scatole con la storia che non sono tutti così. E' NORMALE che non siano tutti così: ci saranno senza dubbio delle eccezioni. Ma stiamo delineando un quadro generale che si ritrova in studi sociologici, i quali per loro natura lavorano sul dato di maggioranza. Se non fosse così oggi non avremmo avvocaticchi idioti che, nel fare il concorso da magistati, sbagliano i congiuntivi).
Mandare questi asini a scuola dovrebbe avere lo scopo di corregere quelle (immani) storture generatesi attraverso anni e anni di lavaggio televisico del cervello, di (finto) benessere e culto della superficialità che la società italiana di oggi ci costringe a subire in grandi manciate. 
Ma l'inghippo nasce qui. La scuola, per una serie di ragioni pressoché infinita e che non è il caso di analizzare in questa sede, è un disastro. Spesso deficia dei mezzi per l'insegnamento, ma a volte deficia del senso stesso dell'insegnamento. Deficia - talvolta - dei valori da insegnare, perchè è lo Stato stesso a non fornire la giusta spinta per poterlo fare. 
C'è quindi un conflitto di interesse dove abbiamo da un lato il dovere che hanno le istituzioni nell'insegnare il valore della Storia (il valore della cultura in generale), dall'altro si nota però che le istituzioni stesse non hanno modi e forse interesse nel farlo.

Sia chiaro che un ragionamento del genere non può essere declinato contando sulle dita di una mano i professori che si impegnano - eroicamente - nel fare il loro sacrosanto lavoro, nè tantomeno è logico liquidare con un banale "purtroppo la situazione così è" (atteggiamento qualunquista e disfattista al quale proprio un certo tipo di Stato vuole che il cittadino giunga).

Da qualche parte, in questo paese idiota e malinconico che è l'Italia, c'è una costituzione. Una delle più belle mai scritte.

Da qualche parte, dietro questa costituzione, c'è l'uomo e il senso stesso della sua vita.


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