Samuel Taylor Coleridge - THE RIME OF ANCIENT MARINER

martedì 28 maggio 2013

La Cina è vicina. Troppo.



Caro Ding Jinhao,

tu non mi conosci nè io conosco te. Però conosco la nazione da dove vieni, la Cina, perché pur essendo io un occidentale (e quindi una persona che non riesce a vedere e concepire le cose che vanno poco più oltre la Grecia) cerco, nei limiti del possibile, di studiare e conoscere l'emisfero in cui vivi. Quello stesso emisfero che è stato la culla della civiltà, che ha dato origine ai popoli che da un lato si sono spostati nel grande calderone greco e dall'altro ha raggiunto le vette dell'Indocina e ha visto alternarsi personaggi quali Ciro il Grande ad altri come Gengis Khan, e nel dipanarsi di questo tempo si andavano formando i grandi blocchi che oggi compongono la storia dell'Oriente.
E per quanto riguarda il blocco dal quale provieni tu, ricordo molto bene le ossa oracolari, l'arte dei tre regni, le raffinate pitture su ceramica che tanto affascineranno gli artisti francesi dell'800, sino ad arrivare alle grandi statue del Buddha e i guerrieri di terracotta di Qin Shi Huang. Le ricordo e le ammiro in un silente rispetto, non solamente in quanto archeologo ma perché sono un uomo che subisce il fascino della cultura.
Ricordo però anche un'altra cosa. Ricordo il vento delle grandi ideologie del '900 che dalle tue parti si è tramutato in quella tempesta che si chiama Mao Tse Tung (e che qui da noi era solo un innocuo libretto rosso), ho memoria delle riforme di Deng Xiaoping che per quanto buone potessero essere vi ha portati sì a essere una potenza economica mondiale ma siete tuttavia la stessa potenza che controlla giornali e libertà di espressione, che censura e controlla l'utilizzo di internet oscurando quei siti che non piacciono ai pochi potenti che in un bizzarro senso di comunismo guidano i molti; la stessa potenza che un anno fa ha rifiutato di accogliere un mio quadro in una mostra internazionale perché alla censura governativa non piaceva. La stessa potenza che segretamente minaccia, colpisce e punisce.
Ebbene, caro Ding Jinhao, per una volta spero davvero tanto che il tuo governo - già contrariato, a quanto leggo - faccia per bene il suo lavoro venendoti a cercare quando meno te lo aspetti. Rapido e non del tutto indolore.

Distinti saluti.

P.S. Ti scrivo questa mia, sempre ammesso che il governo di cui sopra permetta alla tua connessione internet di riuscire a leggere una pagina web che non sia solo ed esclusivamente quella di Stato.

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