Samuel Taylor Coleridge - THE RIME OF ANCIENT MARINER

mercoledì 15 gennaio 2014

Articoli 2013 - operazione recupero (2)

20 / 7 / 2013



GIFFONI, LA DIFFICILE ARTE DI OSSERVARE



Con il secondo giorno, il Giffoni Film Festival entra nel vivo, completandosi con l’avvio del “Giffoni Music Concept”, vale a dire la programmazione musicale parallela al festival. La serie di concerti si è aperta ieri con gli Elio e le storie tese, reduci dal successo dell’edizione di quest’anno di Sanremo ma soprattutto reduci da una carriera trentennale che li ha visti collaborare con maestri della musica internazionale quali James Taylor o di quella nazionale come i nostrani Area, alfieri del progressive italiano. Il concerto di ieri sera è stato, come al solito, un’esecuzione perfetta caratterizzato come sempre da un’estrema attenzione perfino verso i suoni e i riff più secondari inseriti a iosa nelle loro canzoni. Perfetti da un punto di vista tecnico, impareggiabili dal punto di vista comunicativo, superlativi a livello empatico con il pubblico: semplicemente una delle realtà più felici, longeve e complete del panorama musicale italiano. In barba ai noiosi critici – vecchi e nuovi – incartapecoriti nell’ottuso ascolto dei loro testi che ancora oggi fa storcere il naso, nonostante – come lo stesso Faso ha menzionato in conferenza stampa – sulla scena musicale odierna esistano cantanti (?) che declamano versi quali “Sto lontano dallo stress fumo un po’ e dopo gioco a Pes” (nella fattispecie, stiamo parlando dei Club Dogo, portabandiera della musica inutile).



Il Giffoni Film Festival dunque sta girando a pieno ritmo, con una vetrina di appuntamenti pressoché incessante. Molto stimolanti gli incontri con attori e registi, il cui unico difetto è forse quello di essere (alcuni di loro) troppo riservati e chiusi al pubblico. Tuttavia è pur vero che rendere possibile una cosa del genere significherebbe un impiego di risorse – umane e logistiche – troppo grande.



Personalmente, non posso fare a meno che guardare – per mia fortuna – tutto ciò affacciato da un posto privilegiato (quello della stampa), la cui relativa elevatezza mi permette non solo di osservare pindaricamente questo evento ma anche di volgere lo sguardo ai paesi intorno a Giffoni, tra i quali ovviamente Montecorvino Rovella, e notare con una sorta di dispiacere quanto sia defilato da questa fetta di mondo che si agita ad appena cinque chilometri di distanza. E’ un vero peccato non riuscire a sfruttare adeguatamente questa vetrina che proprio oggi ospiterà la presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Massimo Bray, il quale si tratterrà per l’intero pomeriggio e incontrerà stampa e pubblico in più di un’occasione. Dove sono – mi domando – quelle forze politiche e i promotori culturali del nostro paese che dovrebbero obbligatoriamente guardare con attenzione una manifestazione di questa portata?

Nessun commento:

Posta un commento