Samuel Taylor Coleridge - THE RIME OF ANCIENT MARINER

sabato 8 marzo 2014

Mimose e papiri



Hypatia d’Alessandria (370 – 415) fu matematica, astronoma e filosofa. In tempi dove ancora esisteva una rigidissima separazione dei ruoli e la relegazione delle donne in un settore domestico, lei insegnava nella scuola neoplatonica di Alessandria d’Egitto ed era ammirata dai più importanti filosofi del tempo. A lei si deve il perfezionamento e completamento del più importante strumento astronomico dell’antichità, l’astrolabio.
Nella temperie culturale di quegli anni, Alessandria si trasformava dolorosamente da pagana a cristiana, un processo condotto soprattutto a forza di violenti scontri e uccisioni di massa. Hypatia, poiché filosofa e pagana, fu spesso oggetto di accuse da parte dei cristiani guidati dal vescovo Cirillo; per dare una dimostrazione esemplare, i cristiani più fanatici le tesero un agguato e, rapitala, la trascinarono fino alla chiesa di Cesario, la denudarono e la uccisero colpendola con pietre e cocci. Ne smembrarono il cadavere e bruciarono i pezzi affinché di lei non rimanesse traccia.
Era l’8 marzo del 415 d. C.

Auguri non a tutte le donne, ma solo a quelle che, in un modo o nell’altro, sono degne discendenti morali di Hypatia. 


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