Arrivano in coppia perché stanno per girare un film insieme,
e ribadiscono più volte – creando pura ilarità – ai giornalisti che chiedono
loro come è stato lavorare assieme che il film non l’hanno ancora fatto, ma che
comunque è stato bello e si sono divertiti. “Così” – dice De Luigi – “sapete
già cosa scrivere quando il film uscirà, perché tanto puntualmente lo dicono
tutti quelli che fanno un film comico”. Il lavoro si chiamerà “Tiramisù”,
titolo “definitivo provvisorio”, continua a spiegare il comico con estrema
naturalezza, senza mai cercare la battuta ma sempre trovandola in maniera genuina.
E tutta la conferenza stampa va avanti così, a suon di
battute assolutamente spontanee e caratterizzate dalla naturale verve comica
che hanno entrambi. Del resto avevano iniziato a far rimbalzare gag una dietro
l’altra già al photocall e sembrano non voler smettere mai, tranne quando viene
rivolta loro una domanda alla quale devono rispondere con dovuta serietà.
Con loro il tempo passa via come niente (in realtà con tutti
gli ospiti, perché sinora si sono rivelati essere tutti disponibili e realmente
felici di stare dove sono) e a noi giornalisti quasi spiace doverli salutare.
Perché in fondo - pur con i nostri anni e qualche capello bianco - di fronte a
supereroi o comici che ci hanno regalato qualche ora di divertimento davanti a
un grande schermo, anche noi diventiamo bambini.
Del resto, parte della magia del cinema sta anche in questo.
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