Samuel Taylor Coleridge - THE RIME OF ANCIENT MARINER

sabato 8 agosto 2015

Facciamoci del male 15 / Bravo, bis!

Era di cinque giorni fa la notizia dell'asineria sulla data della distruzione di Pompei (CLICCA QUI PER LEGGERLA), episodio ovviamente reso grave perché stiamo parlando di documenti ufficiali con cui lo Stato (o il Ministero, o la Soprintendenza, o comunque - qualsiasi sia il modo in cui volete chiamarlo - le istituzioni preposte alla cosa) comunica e offre il patrimonio culturale al pubblico. 
Ci pensa direttamente Franceschini (o meglio, il Mibact) a rinverdire e raddoppiare l'ignoranza dilagante nelle stanze delle istituzioni culturali, sempre più piene di tecnocrati e sempre più prive di archeologi, storici, restauratori e compagnia bella. Già dobbiamo subire la vergogna e lo scempio di vedere chiusi siti culturali importantissimi quale quello del cosiddetto "antro della Sibilla" di Cuma (e siamo fortunati, perché nel caso più probabile li vediamo crollare per incuria, cfr. Pompei), ora ci tocca subire pure la cattiva informazione (istituzionale, ricordiamo) che ce li dà per aperti quando poi sono chiusi da tempo. 
Molto probabilmente il Ministero dei Beri Culturali non lo sa, ma sappiate che i nostri siti archeologici, con tutto che sono manutenuti uno schifo, che i mezzi pubblici per raggiungerli sono un cesso, che il personale che vigila su di loro è nella maggior parte dei casi una banda di persone assolutamente non specializzata ma sono ancora il residuo dell'epoca della DC e dei suoi clientelarismi lavorativi, ebbene nonostante tutto ciò esistono turisti che si sobbarcano un viaggio dall'altra parte del mondo per venire a vederli. Dunque, caro Ministero, so che non sei in grado di fare il tuo lavoro, e va bene, ma potresti gentilmente evitare di complicare la vita a chi ti viene a portare soldi sebbene tu non li voglia? In fondo è per una forma di rispetto, non solo verso le persone ma verso i beni culturali stessi (che, come si sa, non meritiamo assolutamente). 
Grazie.




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